lunedì 21 gennaio 2013

Il ritorno del casaro

Questa volta proprio non ce l'ho fatta. Avevo appeso le fuscelle al chiodo, messo via lo scolino in ferro, avevo dimenticato nell'angolo più recondito del frigo il caglio. Tutto per evitare di ritrovarmi ancora in piena notte a lavorare la cagliata, mentre la gente della mia età impazza sui social network e ignora che un essere umano possa ottenere partendo dal latte del semplice formaggio. Il casaro che alberga in me non ha potuto più trattenersi e nonostante l'armistizio caseificatore siglato mesi addietro con mia moglie, ho ceduto lasciando il casaro libero di esprimersi come meglio credesse.
"Rivedrò il trattato che prevede il divieto di trasformare la cucina in un'antica cascina  intrisa di siero e zuppa di latte, cercherò di raggiungere un accordo di mediazione, formaggio sì ma a patto che poi ripulisca tutto..." questo fu il mio pensiero quando mi ritrovai  a raccogliere l'ennesima cagliata e a metterla nelle fuscelle in plastica. La materia prima è derivata dal miscuglio di mezze bottiglie di latte parzialmente scremato e un paio di litri di latte intero, tutto addizionato di panna liquida, per rendere il formaggio ancora più ricco. Il risultato? Ve lo dirò quando avrò assaggiato i formaggi prodotti.